domenica 14 marzo 2010

SIMBOLI SI NASCE O SI DIVENTA?

Chi e cosa stabilisce che un qualcosa diventa un simbolo?
Tutto può essere un simbolo?
La parola "simbolo" deriva dal latino symbolum ed a sua volta dal greco σύμβολον súmbolon dalle radici σύμ- (sym-, "insieme") e βολή (bolḗ, "un lancio"), avente il significato approssimativo di "mettere insieme" due parti distinte. In greco antico, il termine simbolo (Σύμβολον) aveva il significato di "tessera di riconoscimento" o "tessera ospitale", secondo l'usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un'alleanza, da cui anche il significato di "patto" o di "accordo" che il termine greco assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l'esistenza dell'accordo.
Il simbolo, infatti, stabilisce l’accordo tra le parti; il mezzo di comunicazione, il valore. Nella nostra società i simboli hanno assunto un ruolo importantissimo tant’è che non siamo neanche più in grado di vedere in loro un ruolo.
Pensiamo ad esempio a Roma cosa ci viente in mente? Il colosseo
Milano? Il duomo
Parigi? La torre Eiffel
Londra?il Big Bang, il Millenium Bridge
Sidney? Il teatro dell’opera di Sydney
….e molti altri ancora
Sono tutte associazioni tra un paese e un’opera architettonica; sono associazioni che però non vengono fatte solo da chi può avere un interesse per l’architettura ma vengono fatte da tutti. Queste opere però non sono sempre state il simbolo del proprio paese ma lo sono diventate e lo hanno fatto nel corso degli anni; un processo questo di grande importanza nel campo dell’architettura. Quindi le opere nel passato nascevano per uno scopo, ricoprivano una funzione e quella era e rimaneva la loro unica funzione. Avanti negli anni l’architettura oltre alla funzione ha assorbito in sé il ruolo di comunicatore sociale diventando riferimento nella mente di molti e assumendo l’aspetto di una scatola ricca di informazioni al servizio dell’uomo.
Tornando alle domanda iniziale del chi stabilisce cosa è un simbolo; possiamo affermare che siamo noi con la nostra nuova visione “moderna” delle cose che attribuiamo il “senso” quel senso che diventa simbolo per molti. L’architettura simbolica è la nostra realtà e a sua volta diventa il nostro simbolo; la società oggi ha bisogno di punti fermi; di certo la società contemporanea è di fronte ad un bivio. Indecisa di come poter proseguire il suo futuro. Desiderosa di scoprire i suoi veri ideali. La sua vera realtà. Il saggio ha come scopo quello di porre in evidenza perplessità, incertezze, ansie, sull'essere della società contemporanea, ma al contempo vuole anche essere un contributo per una migliore considerazione della società in cui viviamo. Con la convinzione di aprire una luce di speranza su alcuni problemi aperti nell'odierna società. L’architettura è per noi il saggio (prof. non si senta tirato in causa) ed è per questo che diventa simbolo.

"Il punto non è dove prendete le cose, il punto è dove le portate" Jim Jarmusch

PORTARE: dal greco "poros", passaggio

ALL'OPERA...

Quando si trova una vecchia macchina lasciata per anni in cantina ci si chiede se questa funzioni ancora; la si guarda con sospetto e ci si interroga sul da farsi. Si comincia col guardarla in ogni dove, la si tocca con timore e si sente correre sotto le dita il tempo, un tempo che ha portato dei cambiamenti, un tempo che invecchia....e trasforma.

mercoledì 20 giugno 2007


.......creare, inventare, immaginare, pensare, progettare, scambiare, aggiornare, informare, lavorare....tutto è in continuo movimento e fermento, l'uomo per sopravvivere deve sempre stare al passo con i tempi

giovedì 7 giugno 2007

LE COPERTURE






L'edificio visto come tre grandi gradonate permette di realizzare delle coperture vivibili.



Nel mio caso ho ritenuto necessario sfruttarle per realizzare dei tetti giardino anche se sarà solo il terzo piano ad avere l'accesso diretto al giardino sulla copertura del secondo piano; questo perchè avendo la mensa al terzo piano gli studenti potranno mangiare anche all'aperto.



sabato 2 giugno 2007

PARTNER




Valutando i vari lavori presentati in classe ho scelto come partner espressivo Marianna Bragaglia, mentre come partner funzionale ho scelto Lorenza Ciprari.

venerdì 25 maggio 2007

LABORATORIO 4


9 MAGGIO CONSEGNA SULLA DISTRIBUZIONE
Il progetto è caratterizzato dalla presenza di uno spazio centrale costruito intorno all'articolazione di una rampa che serve i tre piani; questo spazio centrale al primo piano svolge la funzione di un'atrio mentre ai piani successivi si creano dei vuoti che permettono alla luce di filtrare dall'alto ed illuminare le parti più buie.
Al primo piano troviamo una grande biblioteca, una sala espositiva ed una zona computer.
Al secondo piano vi sono i laboratori e delle aule studio; mentre al terzo ed ultimo piano vi è situata la mensa con tutti i suoi servizi.
Questo edificio svolge la funzione di un campus universitario, che servirà agli studenti della Ludovico Quaroni per approfondire e gestire loro stessi tutto ciò che è conneso all'architettura.

mercoledì 23 maggio 2007